#camminacri

Consigliabile uno zaino di forma affusolata e che si sviluppa in verticale: in questo modo si riduce la probabilità di sbilanciamento così come quella di rimanere impigliati in rami o arbusti.

Schienale areato, permetta all' aria di passare (cosa che uno schienale tutto imbottito non permette di fare). Gli zaini di miglior qualità prevedono anche la possibilità di regolare in altezza lo schienale, adattandosi quindi a persone di diverse altezze. Anche questo è un dettaglio da valutare nel caso di statura fuori dalla media.

Per zaini dai 30 litri in su è fondamentale la presenza della fascia in vita: se regolata correttamente facendola appoggiare sulle anche permette di scaricare il peso dello zaino sulle gambe anziché sulle spalle, riducendo sensibilmente la fatica di spalle e schiena. E’ bene che la fascia in vita sia imbottita.

È importante anche sapere che ormai quasi tutti i marchi produttori di zaini tecnici prevedono sia il modello da uomo che quello da donna, tenendo conto in questo caso della diversa conformazione fisica: circonferenza del bacino, forma degli spallacci e dimensioni dello schienale soprattutto.

Valutare attentamente anche la lunghezza, la larghezza e la disposizione degli spallacci: una volta appurato che siano imbottiti e regolabili devono anche vestire comodamente sopra le clavicole. La cinghia pettorale è utile per evitare che gli spallacci scivolino all’esterno, e per zaini di grandi dimensioni, sopra i 40 litri, è opportuno sincerarsi che esistano anche le cinghie per il richiamo del carico, ‘scaricando’ la pressione del carico dalle spalle.

Cappotta e tasche laterali devono essere riempite con gli oggetti più piccoli di facile raggiungibilità. Fare attenzione alle tasche laterali per la distribuzione del peso.
Diviso in due o più scomparti. L ’ equipaggiamento più pesante deve essere distribuito vicino alla schiena.
Oggetti di peso medio, come l ’ abbigliamento, vanno riposti al centro dello zaino, verso l’esterno.
Oggetti morbidi e leggeri, vanno posti nel fondo.